Opere

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Opere

Costituita da 21 sculture in gesso e 43 disegni, la collezione  è stata donata al Museo di Palazzo Pretorio dalla Fondazione Jacques e Yulla Lipchitz di New York e dal suo presidente, avv. Hanno Mott.

Unico nucleo consistente di opere di Jacques Lipchitz in un museo italiano, le opere pratesi consentono di seguire, passo dopo passo, l’intera genesi della creazione artistica, dal primo schizzo di un’idea alle fasi di definizione su carta fino alla realizzazione dell’opera plasmata in gesso.

Le terrecotte e i modelli in gesso, ancor più che le sculture in bronzo, sono infatti alla base della ispirazione del Maestro e rappresentano l’espressione più spontanea e ispirata della sua arte. Parte dei gessi, che Lipchitz ha sempre conservato con cura durante la sua lunga vita d’artista, fanno parte ora della collezione del Palazzo Pretorio a documentare, insieme ai disegni, il suo percorso artistico, dagli anni del Cubismo alle successive tendenze surrealiste, alle forme più arrotondate e “classiche” dell’ultima fase della sua produzione: la mitologia greca, la Bibbia, l’incontro degli opposti- spontaneità e completezza, energia formale della tradizione e impeto sperimentale – sono tematiche ben presenti nella collezione pratese, sia nei disegni che nei gessi.

Per citare solo alcune delle opere del Palazzo Pretorio, si ricorda il bellissimo bassorilievo con Scena Mitologica (1911)  che rappresenta una delle prime opere realizzate a Parigi dal giovane Lipchitz; il sorprendente Arlecchino e mandolino (1920) del più puro periodo cubista; il Ritorno del Figliol prodigo (1931) che precorrendo i “vuoti” di Henry Moore attiene alla fase delle cosiddette “trasparenze”. Il periodo dell’esilio negli Stati Uniti si apre con Mother and Child II, la prima opera realizzata a New York nel 1941, per poi proseguire con Agar (1949) e Bellerofonte doma Pegaso (1964), collocata alla Columbia University di New York, e con gli espressivi ritratti dei galleristi Albert Skira e Curt Valentin. Il lavoro insieme all’architetto americano Philip Johnson nella Roofless Church di New Harmony in Indiana è ben documentato con la scultura Between Heaven and Earth, e con le porte d’ingresso (1960) della chiesa, ritenuta un tempio aperto a tutti i tipi di spiritualità.

Le opere sono state per la prima volta esposte al pubblico, dal 26 marzo al 26 maggio 2013, con la mostra "L’arte di gesso: la donazione Lipchitz a Prato".

Galleria foto Le opere esposte

Galleria foto Immagini della mostra

 

Approfondimenti

Foto dell\'opera di Lipchitz Arlecchino con Mandoli

 Piccola guida alla visita

All'ingresso della mostra era disponibile gratuitamente una piccola guida che, attraverso una breve descrizione delle opere esposte, voleva aiutare il visitatore a comprendere meglio il lavoro del grande Maestro lituano. 

La guida può essere scaricata in formato .pdf nelle tre lingue disponibili:




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